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Allora, racconta ... caro Thomas!

29/08/2019

Thomas. Lo si potrebbe chiamare chef de rang, volendo, ma lui preferisce definirsi “responsabile del gusto” al servizio di tutti gli ospiti. Mangiare e bere bene, dice, sono un binomio indivisibile e l’ingrediente fondamentale per una vacanza davvero perfetta. I sospiri di delizia – i “mmmhhh” che gli ospiti non riescono a trattenere – sono il complimento più sincero per la cucina e la sala.


13 domande allo chef de rang che non ama definirsi tale

1. Quando e come ti svegli al mattino?
Mah, dipende molto se ho il turno della mattina o no. Mi alzo alle 6, alle 7 o alle 8. La sveglia è flessibile quanto me. Preferisco comunque alzarmi mezz’oretta prima, così da avere un po’ di tempo per me e non dover cominciare subito la giornata a tutto gas.

2. Caffè?
Oh, devo proprio dirvelo? Lo ammetto: sono tutt’altro che mattiniero, anche se non si direbbe. Un po’ di caffeina, e solo dopo mi si può rivolgere la parola. (ride) Quella volta all’anno che non sento la sveglia è sempre una giornata da dimenticare! La mattina mi piace passare un po’ di tempo all’aperto, da solo: guardo l’orizzonte, ascolto musica, e lascio che la mente si svegli piano piano. È questo che mi dà la vera carica.

3. Colazione: dolce o salata?
A dire la verità faccio colazione solo quando sono in vacanza. Qui... (tossicchia imbarazzato)... spilucco di nascosto qualcosina dal buffet. :-) Ma non ditelo a nessuno, d’accordo?

4. Qual è la prima cosa che fai quando cominci a lavorare?
Controllo gli arrivi e le partenze. E – cosa che preferisco – verifico se è il compleanno di qualcuno, così da sapere già in anticipo che tavolo decorare per la serata e a chi fare gli auguri. Poi – importantissimo – controllo la cantina e i vini.

5. Cos’è che ami di più del tuo lavoro di albergatore?
Poter dare del “tu” agli ospiti, cosa che capita spessissimo: è bello riuscire a costruire così rapidamente un rapporto di amicizia con chi ci viene a trovare. Non sono il tipo per troppe formalità, preferisco essere schietto e spiritoso. È questo che amo tanto del Bacherhof: qui posso essere me stesso. Ovviamente sempre rispettoso e cortese... ma a modo mio, con naturalezza.

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6. E cosa ti piace di meno?
Piegare tovaglioli. Punto.

7. In cosa sei particolarmente bravo?
Avere a che fare con la gente. Perché mi piace. E sono sempre felice di conoscere persone nuove.

8. E cos’altro ti rende felice?
Naturalmente ricevere feedback positivi dagli ospiti. È bello veder ricambiata la propria cordialità: significa che siamo sulla strada giusta. Ed è un aspetto che mi sta molto a cuore, devo dire. La sera mi piace gironzolare per i tavoli, scambiare due chiacchiere con gli ospiti e – se richiesto! – dare qualche consiglio per rendere il soggiorno ancora più piacevole.

9. Completa questa frase: per me l’Hotel Bacherhof è...
... la mia professione, la mia vocazione. Il mio lavoro, la mia famiglia. All in one!

10. Il tuo angolo preferito dell’Hotel Bacherhof?
Quando non lavoro mi piace starmene in giardino o in piscina.

11. E quando non sei in hotel, sei...
... a zonzo con il quad o a far volare il mio drone. È il mio hobby del momento.

12. Qual è il tuo piatto preferito?
Non ci crederete, ma ho un debole per la cucina cinese! Vado matto per germogli di soia, sushi, bambù, frutti di mare, pak choi e compagnia bella. E capita anche che cucini cinese per i miei ospiti... magari per occasioni speciali o serate a tema.


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13. Cosa non ti piace?
Tutto ciò che è artificiale. Ed è per questo che la cucina del Bacherhof resta comunque la mia preferita. I nostri piatti sono semplici, schietti. Proprio come me.


fernrohr
                 
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