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Storie di masi della Val Pusteria: tra stoffa e formaggio

08/11/2016

Il freddo pungente di un inverno che sembra non aver fine tormenta da mesi la Val Pusteria. Attraverso le scricchiolanti porte in legno di un maso antico, fischia un gelido vento, che caparbio sfida a duello le tenaci fiamme del caminetto. Un vecchio contadino, segnato dalle fatiche di una vita di lavoro, siede sulla sua sgangherata sedia a dondolo e osserva il fuoco arrendersi improvvisamente di fronte al vento invernale, senza opporre resistenza alcuna. Il freddo riempie la stanza rimasta ormai al buio. Ma il vecchio contadino non sente freddo. Ha aspettato l'arrivo dell'inverno e si è preparato ai tanti gradi sotto lo zero che si perpetueranno nel tempo, a mesi cupi e alla carenza di cibo. Per questo avvolge il suo corpo in una pesante e calda stoffa di loden, che lo protegge persino dalla neve bagnata. E il formaggio di capra lo sazierà a lungo, anche se dovrà rinunciare alla varietà nel cibo.


C'era una volta un contadino autosufficiente ...

Un emozionante estratto della vita in Val Pusteria durante l'inverno di tanti, davvero tanti anni fa. Allora i contadini erano ancora completamente autosufficienti grazie a ciò che cresceva attorno al loro maso, grazie a quello che viveva nella loro stalla e oggi lo è in gran parte anche il Bacherhof. Dal latte di capra si ricavava il formaggio e dalla lana di pecora si otteneva il loden. In questo modo le famiglie contadine erano sempre certe, per quanto le stagioni potessero essere imprevedibili, di essere protette dal freddo, dalla pioggia e dalla fame. Il nutriente e sostanzioso formaggio di capra riempiva a lungo le pance e il loden non lasciava passare tra le sue fibre, né la pioggia, né la neve.

Quello che valeva un tempo, vale ancora adesso. Per questo, soprattutto nella tradizionale Val Pusteria, il loden e il formaggio di capra svolgono ancora oggi un ruolo di grande importanza. Fanno parte della tradizione, e non solo di quella contadina.


Lode al loden: un mondo a sé

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Da tempo immemorabile il loden è una componente dei costumi tradizionali dell'Alto Adige. Una volta proteggeva i pastori e i contadini dall'incostanza della natura, qualche tempo dopo erano i nobili a coprirsi con mantelli in loden; la stoffa, della quale sono fatti i sogni aristocratici, deve assolutamente rientrare nella cultura di un popolo! Al loden è dedicato l'omonimo mondo del loden a Vandoies: qui vengono presentati i processi di produzione, i telai e le attrezzature e il visitatore stesso, giovane o meno giovane che sia, si trasforma in un produttore di loden. Le pecore brucano in recinti all'aperto. Le mani si infilano nella loro lana grossa. Chi vuol farsi riscaldare dal loden, crearlo con le proprie mani o semplicemente conoscere le storie e la produzione di questa meravigliosa stoffa pregiata di origine animale, deve assolutamente addentrarsi in questo mondo! Presso la reception dell'Hotel Bacherhof, Valentina è pronta a fornire informazioni riguardo agli orari di apertura e alle diverse possibilità offerte ai visitatori.


Visto il risultato non c’è di che lamentarsi

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Un tempo l'allevamento caprino era molto diffuso in Alto Adige; successivamente perse d'importanza e i bisbetici animali a quattro zampe furono costretti a far spazio alle mucche. Se questo sia successo, perché i contadini soffrivano al sentire il continuo belato lamentoso delle capre, resta fino ad oggi poco chiaro. Una cosa però è certa: attualmente sono rimasti solo pochi masi che sopportano i lori lagnosi versi. Ma quelli che lo fanno, decidono di dedicarcisi con anima e corpo! Tra gli altri il caseificio di qualità Capriz: un mondo interattivo di esperienze dedicato alla capra. Qui si impara con precisione come ottenere dal latte questo squisito formaggio, che è in grado di esaltare il piacere del palato. Ma anche come vengono costantemente ottimizzati la sua foggia e il suo affinamento, così che il palato possa crogiolarsi sempre con nuove saporite note dei prodotti caprini. Chi desidera quindi fondere la storia con il gusto, si trova qui, tra il beeelato di un mondo di esperienze, nel posto giusto!
A proposito: anche nella cassetta di formaggi di Toni si può trovare questo e quel boccone succulento dal retrogusto di capra. L'unica cosa da fare è chiedere informazioni presso l'Hotel Bacherhof e provare di persona!
fernrohr
                 
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